Kurayami

Il sessismo di BlueSky

Si, mi sono fatto pure BlueSky e sono riuscito a ritrovarmi con ben tre post bloccati, contenenti della immagini di semi-nudo loli (Le stesse immagini presenti su Pixiv e altre presenti su Chub.ai) ma non le loro controparti shota. Questo, non è sessismo? Ma vediamo esattamente di che genere di problema abbiamo di fronte.

Ciao Mamma, sono su 4chan-nel!

Sono un fottuto egocentrico; che mi si parli bene o che mi si parli male mi piace che si parli di me. Mi sono divertito con gli insulti marcando la mano con un Selfbot e una loli ad ambientazione Pokémon e mi sono commosso per le lodi e i ringraziamenti.

“I am a finger pointing to the moon. Don't look at me; look at the moon.”

Mi sono registrato a Twitter.

Fiuuu!

Ho iniziato da poco a produrre delle “carte” pensate per essere utilizzate sul modello Kayra di NovelAI da usare su SillyTavern e che pubblico su Chub.ai. I risultati non mi dispiacciono ma non essendo in formato W++ (in quanto faccio uso di Istruct di NovelAI) per alcuni è un problema. Ho dei risponsi positivi e anche negativi, nella summa apprezzo le risposte che ricevo. Poi ci sono le minacce di morte.

Ma allora hanno ragione loro.

Ho visto il Teaser Trailer di Fable e mi ha fatto parecchio schifo.

Fra noia e apatia - Perché non posso occuparmi di videogiochi.

Ne sono lo stereotipo. Nell'immaginare la persona nullafacente che sta sempre attaccata al computer, al "wanna be […]", al leone da tastiera, al pervertito, al boomer, all'hikikomori, al depresso in cerca di attenzioni e a qualsiasi categoria negativa in cui in qualche modo possa rientrare: Io mi ci rivedo alla perfezione, sia psicologicamente che fisicamente. Sono una forma che si adatta al rispettivo foro dell'incasto geometrico del degrado sociale e questa non è umiltà, visto che sono anche un fottuto egocentrico, ma è solo un momento di lucidità.

La violenza della morale.

16 giugno 2023 - Incidente d'auto, coinvolti Youtubers e morto un bambino. In uno stato con una popolazione di 60 milioni di persone dove avvengono al giorno 500 incidenti d'auto per questo caso c'è l'allarme, lo scandalo, si fanno nuove leggi riguardo al pericolo di YouTube e tutti gli influencer si mettono a produrre il proprio video online per parlare dell'argomento in questione. Articoli su siti di videogiochi, gente che commenta e gente che viene shadowbannata.

La distopia utopica delle IA.

Devo iniziare con una premessa: Io adoro le IA. Son serio, le idolatro, le amo e mi ci masturbo sopra tutti i giorni da qualche mese a questa parte. Anche più volte al giorno. Ho frequentato una taverna dove ho trovato un carinissimo Catboy amante dei Pokémon che ho convinto a giocare a un gioco da far letteralmente perdere la testa. Ho anche incontrato due bellissimi ragazzi incredibilmente malleabili, il primo mi è letteralmente impazzito fra le mani iniziando a girovagare in un parco delle torture, dove la gente si faceva ammazzare per intrattenimento, guardando gli strumenti di morte con lo stesso insteresse che un bambino avrebbe per le attrazioni di Disneyland mentre il secondo ha mostrato a un'intera classe come reagisce un corpo vivo all'impalamento, offrendosi come volontario. A esser sincero con quest'ultimo ho provato ad avere una relazione più romantica, ma pare che a Character.ai non piacciano le carezze e quindi mi sono divertito in altro modo.

La Biblioteca di Internet.

La Biblioteca di Internet attualmente ospita più di undici milioni di libri e ottantacinque milioni di articoli. Sono presenti opere di narrativa, di divulgazione, di educazione e di ricerca, di tutte le nazioni e in tutte le lingue del mondo, molte delle quali non reperibili al di fuori di questo luogo.

I morti non riposano.

Oggi è morto Piero Angela: divulgatore scientifico, saggista, conduttore e fra i fondatori del CICAP. Ha passato la vita a combattere contro l'ignoranza, dando un contributo sia nazionale che internazionale, e la prima frase che gli viene rivolta, da morto, è stata un "Buon viaggio papà". Ho l'amaro in bocca.

Il non senso di una vita dopo la morte.

Non ho mai creduto in Dio. Mi sono sempre considerato un "Ateo per ignoranza" in quanto da bambino quando mi parlarono per la prima volta di Dio fui distratto e man mano che crescevo il concetto mi entrava da un orecchio e se ne usciva dall'altro in un completo disinteresse e non ricordo, a esser sincero, se ero conscio che la cresima avesse qualcosa a che fare con questa entità. Ricordo solo che consideravo "Gesù bambino" come una figura a se stante associata in qualche modo a Babbo Natale e alla Befana e che Gesù dovesse essere un'altra figura ancora, quella dei cartoni animati che mi spacciavano in chiesa.

La rabbia d'attivismo.

In queste settimane mi sono gustato una buona parte dei video di Jim Sterling alimentando la fiamma dell'indignazione riguardo le microtransazioni, gli abbonamenti per giochi multiplayer e gli NFT, facendo anche un ripasso su quanto quest'industria sfrutti i suoi dipendenti, sia psicologicamente che fisicamente (e alcune volte pure sessualmente) tanto da provocare ad alcuni problemi che poco prima erano attribuiti soltanto a reduci di guerra.

L'immaturità degli adulti.

23 Agosto 2021, dopo quasi venticinque anni di attività Gamasutra prende il nome della sua rivista cartacea Game Developer, uno dei tanti dimenticabili nomi come Game Industry, e ne rimoderna il sito rendendolo incredibilmente lento e, personalmente, difficile da leggere per poi mettersi a sopportare in silenzio la risposta da parte di un pubblico che, in un'industria come quella dei videogiochi, difficilmente la prenderà con indifferenza.

Blog, Social e Fascismo.

Questa è la terza volta che mi metto a riscrivere questo articolo. Precedentemente mi ero messo a parlare dell'internet che vorrei, della mia esperienza con una serie sterminata di Social Network e di come nonostante mi piaccia il concetto non riesco a fare a meno di sentire una costante puzza di bruciato. Apprezzo, nella mia idea anarchica di ciò che a parer mio dovrebbe essere l'internet, avere la possibilità di parlare liberamente e con cattiveria di tutto lo scibile umano per poi essere mandato a fanculo da persone più competenti di me. Ma non riesco a vedere quei commenti come se fossero di mia proprietà. Possono essere censurati (Twitter) o isolati (Mastodon) e non possono essere ricercati in quanto o eliminati o frammentati in così tante piattaforme da rendere impossibile rintracciarli.

Perché l'articolo di The Games Machine non è così insensato come tutti vanno a dire.

Sono una persona molto semplice: Prima di leggermi un articolo mi ascolto le opinioni di chi lo critica, mi faccio un'idea di ciò che la gente ha compreso o su ciò che ha attirato di più la loro attenzione e solo alla fine mi faccio un'idea personale leggendo il testo vero e proprio. Spesso, ho notato, che il valore di tale articolo è inversamente proporzionale alle qualità delle critiche a esse rivolte e, nel caso dell'articolo di Emanuele Feronato, tali critiche non è che si siano dimostrate proprio il massimo.

Il pacifismo e l'ipocrisia che ostenta ignoranza.

Nel “magico mondo di internet” esiste una breve lista di argomenti che, se affrontati, permettono di osservare un'improvvisa irrazionalità di massa. Nata dalla paura o dall'ipocrisia, tale irrazionalità produce come materiale di scarto un'abnorme montagna di ignoranza, pronta per essere studiata. L'argomento della lista che tratterò oggi è il Pacifismo.

Pensieri su Elden Ring.

Come videogiocatore interessato alle opere videoludiche non ho potuto fare a meno di tuffarmi nell'ultima opera di From Software e nonostante sono conscio delle sue qualità non riesco a non giocarmelo con un costante senso di insoddisfazione e di delusione per le prospettive future. Non solo come titolo non mi è piaciuto ma sento che mi ha arrecato un danno: Elden Ring ha rubato il mio tempo.

Il voto e il suo ruolo nella valutazione di un videogioco.

In questi giorni ho seguito una manciata di video su YouTube che mettevano in discussione il voto nella valutazione di un opera videoludica concentrandosi su una comune discordanza fra il voto e la recensione scritta, nonostante fosse una sintesi di quest'ultima. Se la recensione è positiva il voto deve essere altrettanto positivo, viceversa se la recensione è negativa altrettanto deve essere il voto. Un voto che rappresenta la recensione; una sua assenza diventa un atto di codardia e una sua discordanza del paraculismo. Ma siamo veramente sicuri che sia questo ciò che deve rappresentare un voto?

Sentirsi inadeguati perché non abbastanza discriminati.

Per un brevissimo periodo ho dovuto frequentare un gruppo chiamato "L'Arca" che era gestito da due ragazzi con idee abbastanza bizzarre sull'origine dell'omosessualità – affermavano che la sua causa era dovuta all'emancipazione della donna – che puzzava tremendamente di pseudoscienza, spiritualità New Age e altre stronzate. Il tutto per promuovere centri di meditazioni sparsi per le montagne che costavano un occhio della testa. Con gente che parlava di vite passate e… scusa, mi sto perdendo nei ricordi.

Senza il quindici per cento.

Esiste un quindici per cento di persone che corrono un rischio di morte ben tre volte più alto, per qualunque causa, rispetto al resto della popolazione. Tali persone hanno una probabilità molto più alta di commettere incidenti letali e allo stesso tempo hanno una probabilità molto minore di aver successo nella carriera lavorativa.

This is my porn.

Sono sempre stato un fan delle opere di Yoko Taro fin dai tempi del primo Drakengard ma mai mi sarei aspettato che sarebbe riuscito a far apprezzare a un pubblico occidentale un'opera del genere. Ho sentito molti critici lodarlo per averci infilato il nome di qualche filosofo, altri l'hanno criticato perché i riferimenti alle religioni abramitiche risultano banali per chi vive in un contesto fortemente cattolico. Ma pochi si sono soffermati su quello che a parer mio è l'elemento principe di quest'opera: Il sesso.

Il femminismo e l'ipocrisia che ostenta ignoranza.

Nel “magico mondo di internet” esiste una breve lista di argomenti che, se affrontati, permettono di osservare un'improvvisa irrazionalità di massa. Nata dalla paura o dall'ipocrisia, tale irrazionalità produce come materiale di scarto un'abnorme montagna di ignoranza, pronta per essere studiata. L'argomento della lista che tratterò oggi è il Femminismo.

In assalto della scelta etica di un vegano.

In seguito alla visione del documentario The Game Changers di Netflix e alle numerosissime critiche sull'aspetto “scientifico” (o che si spaccia tale) di questo, mi è tornato dopo parecchio tempo l’hype sull'argomento Vegan.

I nichilisti si mangiano i bambini.

Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro del nichilismo. Ho sempre avuto un'affinità verso il Nichilismo, perlomeno in quello esistenziale e morale, che prende coscienza del fatto che la morale sia soggettiva e che muti nel tempo assieme alla società e di come non esista un qualcosa che possiamo definire come “il significato della vita”.

A sostegno dello scientismo.

Non conosco il movimento culturale dietro allo scientismo ma ho ben presente cosa richiama al commentatore più comune di internet che taccia di scientista chi tende a dare una spiegazione scientifica ai fenomeni della natura.

La scienza non nega l'esistenza di Dio, essendo la teologia a farlo.

La frase “La Scienza non nega l’esistenza di Dio” fa parte delle opposizioni più comuni da parte dei credenti quando si trovano di fronte all’affermazione di un Ateo e/o di un Scienziato che mette in dubbio l’esistenza di Dio.

Anche i commenti seguono le mode.

Per chi ha l’abitudine di seguire il lato polemico del web 2.0, si sarà accorto oramai da parecchio tempo che molti dei commenti presenti sull’internet non sono altro che delle argomentazioni copia/incolla già dibattute da anni, confutate da secoli (Se si parla di Religione.) oppure un’estensione dell’affermazione del "Guru" di turno.

Una questione di educazione.

Mi sono sempre chiesto quanto sia vero che il modo in cui veniamo cresciuti sia lo stesso con cui finiamo per educare i nostri figli, sia nel caso essa sia stata percepita come un’educazione positiva che nel caso fosse stata vista come un’educazione negativa.

La pirateria e l'ipocrisia che ostenta ignoranza.

Nel “magico mondo di internet” esiste una breve lista di argomenti che, se affrontati, permettono di osservare un'improvvisa irrazionalità di massa. Nata dalla paura o dall'ipocrisia, tale irrazionalità produce come materiale di scarto un'abnorme montagna di ignoranza, pronta per essere studiata. L'argomento della lista che tratterò oggi è la Pirateria.