Kurayami

Blog, Social e Fascismo.

Questa è la terza volta che mi metto a riscrivere questo articolo. Precedentemente mi ero messo a parlare dell'internet che vorrei, della mia esperienza con una serie sterminata di Social Network e di come nonostante mi piaccia il concetto non riesco a fare a meno di sentire una costante puzza di bruciato. Apprezzo, nella mia idea anarchica di ciò che a parer mio dovrebbe essere l'internet, avere la possibilità di parlare liberamente e con cattiveria di tutto lo scibile umano per poi essere mandato a fanculo da persone più competenti di me. Ma non riesco a vedere quei commenti come se fossero di mia proprietà. Possono essere censurati (Twitter) o isolati (Mastodon) e non possono essere ricercati in quanto o eliminati o frammentati in così tante piattaforme da rendere impossibile rintracciarli.

Quando penso a ciò che vorrei che fosse un Social Network ripenso a questo sito: quello che si vede è il prodotto di uno script in Python che produce pagine xhtml partendo da una lista di documenti XML per il blog e una lista di DocBook XML per i racconti. Il tutto abbinato da un foglio di stile. Niente di più e niente di meno. Voglio pubblicare un racconto su ArchiveOfOurOwn? Prendo un secondo script fatto per l'occorrenza e ci passo il medesimo file. Lo trovo bello, comodo e se mi buttano giù tutto posso riproporre questo materiale con uno schiocco di dita. Io vorrei questo dai Social Network. Un documento, un identificativo e un puntatore tale che basta buttarlo giù per rimuoverlo e basta una ripubblicazione per ritrovarselo fra i piedi. Con le piattaforme che svolgono il ruolo di motori di ricerca e di tutto ciò che si potrebbe mai desiderare. Fantastico che non esistano più i "commenti di Youtube" ma che fossero i commenti a puntare a un video su Youtube e che Youtube svolga, al massimo, la funzione di ricerca per i commenti che puntano a quel video dando poi la capacità al proprietario di nasconderli (ma solo dalla piattaforma), di metterli in primo piano e tutto ciò che si può desiderare.

Ma non è di fatto possibile averlo. Non esistono proposte di questa natura, non esiste nemmeno una mentalità di questo tipo e, sia chiaro, nei fatti non so nemmeno quanto possa essere costosa o plausibile un'idea del genere. So solo che se poteva essere fatto doveva essere pensato all'alba di internet o perlomeno in quel periodo dove a parlare di RSS la gente non ti guardava in strano modo. Dunque, cos'è la cosa che più si avvicina a questa idea di Social Network? Un Blog. Posso scrivere quel che voglio senza problemi, sono io che faccio riferimento a terzi e se qualcuno mi trova (sempre se qualcuno mi trova) è perché ho parlato di un argomento che ha ricercato in un qualche motore di ricerca. Questo Blog è la mia sezione dei commenti.

Per questo non inserirò mai una sezione per i commenti in questo sito, in quanto vorrei che si creasse un network composto da articoli sui propri server e/o piattaforme dove il proprietario può fare il bello e il cattivo tempo piuttosto che dipendere da servizi di terzi.


Detto questo, mi piacerebbe parlare un po' del problema con i servizi decentralizzati.

Buona parte dei servizi che parlano di decentralizzazione fanno leva sul fascino che può avere per l'utente nel pubblicare del contenuto che non può essere rimosso e dunque, in modo implicito ma errato, non censurabile. La piattaforma libera che se una volta poteva attirare una comunità prevalentemente di sinistra e/o anarchica oggi fa più gola alla destra e, che sia per realtà o per narrazione, si finisce ben presto per ritrovarsi il "problema" di tutte queste piattaforme. Sei un protocollo di condivisione decentralizzato incentrato sui video? Porno. Tanto Porno. Sei una piattaforma alla Twitter? Fascismo. Tanto Fascismo.

E poi arriva la censura o, nel caso delle piattaforme decentralizzate, l'isolamento. Su LBRY si è imposta come piattaforma Odysee che per allargare il proprio bacino di utenza inizia a escludere dalle sue ricerche tutto il contenuto pornografico. Puoi sempre pubblicare su LBRY il tuo contenuto eh, ma lo vedrai soltanto te e a chi hai passato l'indirizzo. Vuoi entrare nel fediverse attraverso Mastodon mettendo su il tuo server per parlare liberamente di politica? Ah, ma c'è un gruppo di razzisti sul tuo server... sia meglio che non comunichino con il resto del fediverse e che dunque i loro account non comunichino più con l'esterno e l'esterno non comunichi più con loro. Era meglio un canale Discord, a questo punto.

Perché, sia chiaro, mica vuoi parlare con i fascisti, no? O piuttosto con gente che ha pubblicato opinioni fasciste o anche che in qualche modo si possano collegare indirettamente con un modo di fare fascista. E, ripeto, mica vuoi parlare con i fascisti, no?

O forse si, voglio che si parli con i fascisti. Voglio parlare con un fascista. Sarà per l'educazione che mi ha portato fin dall'infanzia a provare un profondo disprezzo per il fascismo, per le idee fasciste e per chi si autoproclamava fascista che spesso, nelle sue affermazioni, mi riconfermava che di quelle persone dovevo averne disprezzo. Ma quello che dovrebbe interessarci è l'argomentazione in se e l'argomentazione per essere criticata prima di tutto deve essere ascoltata. Dunque, ci deve essere una discussione.

Rigettare la controparte senza discussione è come criticare la liberalizzazione delle armi da fuoco senza sapere effettivamente come funzionano tali armi. Si può essere nella posizione per cui tutte le armi, per i privati, siano da abolire e trovare del consenso ma nel momento in cui si entra nel discorso se ci si mette a parlare di armi affermando che si trattino di assurdità o descrivendole con in mente un contesto cinematografico... si fa solo una figura di merda. Dunque sarà quello che si documenterà, che approfondirà il discorso, che si affezionerà provando empatia per la controparte che viene costantemente presa in giro da individui che semplicemente non sanno di che cosa stanno parlando.

Quindi cos'è il fascismo per un fascista e quando un fascista sente delle critiche rivolte nella propria direzione, sottoforma di frecciatine in quanto nessuno ne vuole effettivamente un dialogo, esattamente che impressione ne riceve? Questo modo di porsi di considerare i fascisti scemi a priori evita che la gente cada in quelle narrazioni oppure chi ci cade, chi approfondisce l'argomento magari in un contesto più moderno, finirà per considerare il resto del mondo una massa di idioti e di conseguenza anche le idee più progressiste che questi idioti portano avanti?

E sarebbe veramente un male, se alla gente piacesse un qualche prodotto del pensiero fascista?

Sia chiaro, io non sono un fascista. Non lo dico per prenderne le distanze ma per sottolineare il succo del discorso: io sono un ateo antiteista, materialista, nichilista esistenziale e morale, riduzionista, con un leggero odio verso tutte le specie animali a esclusione dell'uomo, scientista (secondo la definizione data nel mio articolo) e, spero, razionale. Non sono dell'idea che si possano fare discorsi assoluti su dove deve andare la società, ho le mie idee su dove mi piacerebbe che andasse e potrei anche agire attivamente perché segua un determinato percorso o per evitarne un altro e si può anche avere un percorso più corretto di un altro se si ha uno specifico obiettivo in mente, ma questa è una mia preferenza personale. Non c'è niente di intrinsecamente sbagliato nelle alternative. Anche in un'alternativa che, in quanto ateo o per le mie preferenze sessuali, comportasse il ritrovarmi in ginocchio sul ciglio di un marciapiede a prendere una pallottola dietro la nuca.

Dunque, sarebbe veramente un male? Vedendola dal di fuori il cono di sangue e cervella spappolate che ricopre la strada è quello che esce dal mio cranio e ha comportato alla conclusione di una vita già effimera di per se. Al di fuori della mia cerchia di conoscenze non fregherà niente a nessuno e il tempo sotterrerà tutto. Può non piacermi, può non piacere a chi si trova a rischio, può non piacere per motivi ideologici e filosofici, ma non è che non piaccia perché è "male".

Questo se il prodotto del fascismo, per un fascista, è realmente questo. Posso comprendere come un sadico (o similare) si possa sentire attizzato pensando a un mondo del genere e, sotto sotto, quand'eravamo giovani dobbiamo ammettere che i miti greci ci eccitavano per motivi non dissimili nello stesso modo in cui molti trovano stimolante andare in giro con una piastrina appesa al collo. Ma non credo che tutte le ideologie che gravitano attono al fascismo abbiano questo come punto focale.

Quindi, riprendiamo, cos'è il fascismo per un fascista?

Mah, se non è come con il cattolicesimo dove ci sono preti che pescano all'esterno nuovi credenti con un fare quasi da agnostici anticlericali dove affermano che buona parte del testo biblico è una metafora e che Dio è buono per poi introdurli lentamente, come rane in pentola, al peccato, all'inferno e ai demoni che girano sull'internet trasformando le persone in omosessuali attraverso i videogiochi. Se non è come con i cattolici, non mi pare tutta questa tragedia discutere con un fascista.