Kurayami

La rabbia d'attivismo.

In queste settimane mi sono gustato una buona parte dei video di Jim Sterling alimentando la fiamma dell'indignazione riguardo le microtransazioni, gli abbonamenti per giochi multiplayer e gli NFT, facendo anche un ripasso su quanto quest'industria sfrutti i suoi dipendenti, sia psicologicamente che fisicamente (e alcune volte pure sessualmente) tanto da provocare ad alcuni problemi che poco prima erano attribuiti soltanto a reduci di guerra. Mi sono letto articoli di Tom's Hardware che più volte nel tempo hanno tentato di giustificare, con un certo catastrofismo infondato, l'idea dei videogiochi a 80 euro come la norma (in seguito alle polemiche sul prezzo della nuova versione di The Last of Us Parte II) e per finire mi sono visto un bellissimo Blob Videoludico di Gekigemu che mi ha fatto rivalutare negativamente uno di quei pochi nomi su YouTube Italia a cui davo del credito nel panorama videoludico.

In un contesto come questo, come pensate che mi sia sentito nel vedere su Everyeye un "articolo" su Diablo Immortal che ringrazia per i 20 milioni di download per poi mettersi a regalare gemme e menate varie? Sono dell'idea che non siano nemmeno stati pagati per questa pubblicità e questo è ciò che realmente rende malata quest'industria, perché è questo: una pubblicità. La sua visibilità sul sito è una pubblicità, il far credere che abbia una larga utenza è una pubblicità con il solo scopo di convincere le persone a sborsare soldi, il dare qualcosa in regalo (Per quanto ne dica Sabaku) è pubblicità. Pubblicità, che attualmente uso per riferirmi a tutte quelle pratiche manipolatorie, predatorie con basi di psicologia sociale che per quanto sembrino voler puntare alla parte più debole della società nella realtà influenza tutti noi. Nessuno escluso. Perché non credo che Sabaku faccia parte di quella categoria di persone che comprendono bambini, autistici e persone con problemi con il gioco d'azzardo.

Si, si, mi sono legato la sua arrampicata sugli specchi per non far considerare tutto il suo contenuto su Youtube e Twitch sponsorizzato al dito e a essere sincero ho ancora del rancore che è maturato nel tempo a causa del fatto che ho finito per comprare quell'aborto di Metal Gear Survive convinto da una sua anteprima dove ne parlava sostanzialmente bene. Presumo che con il tempo questo rancore mi passerà... ma non voglio che passi.

Mi trovo in quel momento in cui vorrei distruggere tutto, vorrei mandare a quel paese quasi la totalità di Youtube Italia, vorrei mandare a quel paese quasi la totalità dei "siti di riferimento" che trattano di videogiochi, vorrei sputare in faccia al CEO della totalità dei produttori videogiochi. Questa rabbia che porta a comportamenti irrazionali e deleteri vorrei conservarla il più a lungo possibile. Vorrei continuare a riconoscere la merda e sentirne il puzzo, nel voler vomitare di fronte al sentore di certe pratiche con la voglia di prendere questo vomito e farlo ingoiare a chi le mette in pratica e il ventilatore che mi butta in faccia aria calda non aiuta.

Scusate lo sfogo, ma vi prometto che non mi metterò a scrivere libri alla "Odio la critica videoludica", anche se ritengo che ci sia materiale per farci ben più di 128 pagine.