Kurayami

La Biblioteca di Internet.

La Biblioteca di Internet attualmente ospita più di undici milioni di libri e ottantacinque milioni di articoli. Sono presenti opere di narrativa, di divulgazione, di educazione e di ricerca, di tutte le nazioni e in tutte le lingue del mondo, molte delle quali non reperibili al di fuori di questo luogo.

Tale Biblioteca ha permesso un accesso all'educazione gratuita a studenti di tutto il mondo, ha permesso alle persone di documentarsi e di reperire fonti senza barriere di accesso. Ha diffuso la cultura a una spesa esigua, rompendo qualsiasi frontiera dettata dal copyright e senza la scarsità del mondo fisico. Per anni è stata la rappresentazione del potere che ha un internet dato in mano a chi quest'internet lo vive e ora tale Biblioteca è data alle fiamme.

Z-Library attualmente ha una dimensione di 15 (se non 55) volte la Biblioteca di Alessandria e, esattamente come hanno fatto gli arabi, statunitensi ed europei si sono accessi le fiaccole a vicenda per riscaldarsi sulla distruzione di una conoscenza che non ha pari nella storia dell'umanità.

Abbiamo solo da vergognarci.


Siamo una società così malata che invece di usufruire dei vantaggi della nostra tecnologia inventiamo metodi per limitarla, per castrarci, per limitare la realtà alla nostra visione di questa. Il copyright è il più grande insulto che l'umanità abbia fatto a se stesso, limitando la libertà creativa e facendo vivere di rendita le persone sulla base del loro contributo, disincentivando la generazione di nuove idee al solo scopo di partorire l'unica grande idea.

I soldi non vanno alla ricerca, non vanno a incentivare la creatività, ma vanno ad aziende e a privati che hanno in mano la proprietà di queste ricerche e di queste opere creative e pur di tutelare queste persone, questi "imprenditori", abbiamo dei governi che distruggono dando alle fiamme la più grande biblioteca del mondo abbassando le competenze dei propri cittadini e la libertà di questi di non avere barriere nell'istruzione, rallentando il progredire intellettuale della società.

Ma non lo percepiamo, abbiamo vissuto per così tanto tempo con il mito dell'imprenditore che vogliamo diventare uno di loro. Invece di prendere atto di ciò che è internet sottolineandone i vantaggi ci spremiamo le meningi per creare delle barriere (paywall) e generare della scarsità (nft) in modo da riprodurre i limiti intrinseci del mondo anche in quello virtuale.

Abbiamo inventato la cosa più vicina a un idea di paradiso che potremmo mai realisticamente permetterci e lo stiamo distruggendo, non riusciamo ad adattarci a questo, non ci lasciamo adattare ma preferiamo distruggerlo sulla base delle nostre credenze. Sulla base dei nostri sistemi religiosi.

Il primo passo che come società dobbiamo attuare è quella di smetterla di condannare moralmente la pirateria.