Kurayami

“I am a finger pointing to the moon. Don't look at me; look at the moon.”

Mi sono registrato a Twitter.

Ne sono consapevole: questo di certo non mi farà bene; ma mi serviva per avere una vetrina per le mie carte prodotte per SillyTavern e le cose mi stanno andando bene, le minacce di morte calano e forse riesco anche a tirarci su qualche spicciolo con una collaborazione. Sempre se non si tratta di una truffa. Comunque. Twitter è Twitter. O meglio: X; ma non stiamone a discutere. Fra le prime polemiche in cui mi sono fiondato mi sono trovato di fronte al classico caso di persone che non sanno distinguere la realtà dalla fantasia, le loli dalla pedopornografia e, successivamente, un gruppo di persone con un enorme disprezzo verso… l'incesto. Non reale, sia chiaro, ma la rappresentazione dell'incesto all'interno di un opera di fantasia.

Capisco che dopo la manfrina che hanno fatto sulla rappresentazione non si distingue più una libertà creativa da un inserimento a scopo educativo: ma stiamo parlando di incesto. Una delle categorie porno più in voga su internet, l'esempio perfetto della dimostrazione che la gente non si masturba solo su ciò che si scopa.

In quel momento ho capito il problema. Non è nemmeno un problema di distinguere tra il reale e la fantasia, ma abbiamo persone educate per considerare determinati atti come negativi ma senza capirne le motivazioni e senza capirne le motivazioni applicano questo insegnamento alla cazzo di cane. Siamo di fronte a qualcosa di molto simile all'analfabetismo funzionale.

Queste persone non hanno capito che il problema dell'incesto sta nell'atto riproduttivo a causa dei problemi che comporta per il nascituro, problemi che sono anche presenti anche nelle coppie che figliano in tarda età ma nessuno considera una donna vicino alla menopausa che scopa un qualcosa di deplorevole, da condannare, per cui un videogioco che ne mostra l'atto deve essere ritirato dal mercato e gli acquirenti denigrati per averci giocato.

Ho letto pure il commento di una persona, presumo un ragazzino, che si chiedeva se doveva togliere il videogioco dalla sua lista dei desideri su Steam. Gente che si limita, che si tarpa le ali e decide di non curiosare al di fuori del proprio recento perché l'influencer di turno gli ha fatto la morale. E chi faceva questa morale? Gente con la bandiera transgender.

Qualcuno mi spieghi perché spunta sempre questa gente che dovrebbe rappresentare una percentuale praticamente nulla nella società a intepretare il ruolo del cattolico bigotto che c'è l'ha contro l'omosessualità e gli omosessuali. Magari associandoli alla pedofilia, tanto per fare un parallelo perfetto.

Scusate lo sfogo, ma ho la necessità di mettere certe cose per iscritto e detto questo, compratevi The Coffin of Andy and Leyley che sembra un piccolo capolavoro.